Sento spesso dire da parenti ed amici : “Perchè non provi questo o quel rimedio alternativo, che male ti può fare? … magari funziona, tu che ne sai?”.
Bella scusa per parlare della differenza tra la medicina basata su prove scientifiche e la medicina basata su prove di efficacia (wiki) e capire cosa sono.
E magari, già che ci siamo, sparare qualche bordata contro la medicina alternativa.
La cosa migliore è cominciare con un esempio, per illustrare come procede il metodo scientifico nella medicina moderna e a quali risultati giunge e come (non) procede e (non) puó avanzare la medicina alternativa.
Partimo dalla curcumina.
La curcumina é un fenolo naturale simile allo zafferano estratto dalla radice della Curcuma longa (wiki).
Ha un colore giallo molto intenso ed e usato come colorante alimentare sotto la definizione E100 (non é però quello che dà il sapore alla spezia). La curcumina é solubile in olio o etanolo e poco solubile in acqua – che pone il primo problema dell’assimilazione nel nostro organismo.
La curcumina é conosciuta ed usata sia dalla medicina tradizionale cinese che dalla Ayurveda (sotto il nome di haldi in hindu) per il trattamento di reumatismi, febbre, disordini intestinali, traumi e amenorrea (qui).
Molti lavori documentano il suo effetto a livello cellulare, in processi anti-infiammatori, neoplastici, neurologici, cardiovascolari, polmonari e metabolici (qui). Ha un effetto neuroprotettivo superiore a quello di un noto antiossidante. Nei ratti la curcumina passa la barriera emato-encefalica ed aiuta ad eliminare i depositi di proteina beta-amiloide. Tali depositi sono la causa di molte malattie neurodegenerative tra cui l’Alzheimer (qui).
Alcuni studi hanno messo in evidenza i potenziali effetti anti Alzheimer della curcumina. Uno studio epidemiologico sull’incidenza dell’Alzheimer in India suggerisce che gli indiani siano protetti dalla malattia rispetto agli americani perchè mangiano più speziato (qui). (È anche vero che questo non vuol dire molto perchè le abitudini di vita di queste due popolazioni sono molto diverse).
Anche a livello molecolare dei lavori documentano i suoi effetti a livello molecolare e cellulare ed il probabile meccanismo d’azione (qui, qui e qui)
Queste prove scientifiche ci dicono che vi sono le basi perchè un giorno la curcumina possa diventare una buona medicina: conosciamo i meccanismi molecolari che possono essere la chiave della terapia, nel nostro quadro di conoscenze scientifiche può funzionare.
Per festeggiare ci possiamo fare un pollo alla curcumina:
[A proposito, la piperine aumenta di 20 volte la biodisponibilità della curcumina nel sangue (qui) non di 4 volte come dice il Stefano]
Qui finisce la parte basata sulle prove scientifiche e comincia la parte basata sulle prove di efficacia.
Alcuni medici si sono detti:
Interessante, mooolto interessante, proviamolo sui pazienti!
Di studi ne sono stati fatti molti ma, stando a quanto dicono C. Mancuso e E. Barone, la maggior parte sono di bassa qualità, non randomizzati o con un basso numero di pazienti (qui). I due autori segnalano però tre lavori di qualità che studiano il suo effetto in pazienti con Alzheimer, colite ulcerante e inferzione da lichen planus (una malattia cutanea di origine immunitaria, qui).
I tre studi hanno dato risultati negativi. Mi vorrei soffermare sul primo studio (Alzhaimer) che ha avuto risvolti interessanti (qui).
Lo studio é a doppio cieco, controllato con placebo, randomizzato di durata di 6 mesi. 31 pazienti con diagnosi di probabile o possibile Alzheimer Disease sono stati randomizzati per ricevere 1g, 4g di curcumina o placebo.
La valutazione finale ha mostrato che la curcumina non riduceva i marcatori biologici dell’infiammazione e non migliorava le capacità cognitive (qui).
Gli autori dello studio sono andati oltre ed hanno analizzato la concentrazione di trigliceridi nel sangue dei pazienti arruolati nello studio. La curcumina non ha alcun effetto benefico sul livello di trigliceridi, LDL o HDL colesterolo (qui). Non contenti hanno anche analizzato i livelli di curcumina nel sangue per vedere se correlavano con il colesterolo totale e lì, sorpresa, hanno visto che la correlazione c’era ma non come ci si aspettava. Tanto più alto è il livello di curcumina tanto più alto é il livello di colesterolo.
Ecco qui il grafico, la maggior parte dei pazienti mostrano un livello di curcumina uguale o vicino a zero (la biodisponibilità é molto bassa), ma coloro che hanno curcumina nel plasma hanno anche un aumento del colesterolo!.
Cigliegina sulla torta: Gli autori hanno anche osservato che i pazienti “curcumina” avevano un inalzamento degli enzimi epatici (segno di fatica del fegato).
Conclusione.
La curcumina non serve per l’Alzheimer, fa aumentare il colesterolo e fa male al fegato
Predicozzo finale.
Un buon farmaco deve rispondere ad una lunghissima lista di caratteristiche, essere facilmente assimilabile dall’organismo (biodisponibilità), non essere tossico, non provocare problemi al fegato o interagire con altri medicinali, essere stabile, avere un’emivita abbastanza lunga per poter essere preso ad intervalli non troppo vicini… e di sicuro me ne sto dimenticando altri…
La medicina moderna pone i risultati sperimentali al di sopra di tutto, se l’esperimento mostra che la curcumina non ha nessuna efficacia si lascia perdere.
Ma questi studi rispondono anche alla domanda:
“Perchè allora non provare un rimedio alternativo, chissa tanto funziona?!”.
“Perchè non solo non serve a nulla ma fa pure male !”
E come sempre:
“La scienza non consiste nel creare una sapienza infinita ma a porre un limite all’errore infinito”. B. Brecht.
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Riferimenti:
Mancuso, C., & Barone, E. (2009). Curcumin in clinical practice: myth or reality? Trends in Pharmacological Sciences, 30 (7), 333-334 DOI: 10.1016/j.tips.2009.04.004
Baum, L., Cheung, S., Mok, V., Lam, L., Leung, V., Hui, E., Ng, C., Chow, M., Ho, P., & Lam, S. (2007). Curcumin effects on blood lipid profile in a 6-month human study Pharmacological Research, 56 (6), 509-514 DOI: 10.1016/j.phrs.2007.09.013
L’articolo analizzato sugl’effetti della curcumina sul colesterolo non parla assolutamente di alzheimer… Troll stipendiato dalle multinazionali?
Luigi
Osservazione assolutamente corretta!
Il primo articolo (Baum L et alt. Six-month randomized, placebo-controlled, double-blind, pilot clinical trial of curcumin in patients with Alzheimer disease. J Clin Psychopharmacol. 2008) studia l’effetto della curcumina in 36 pazienti con Alzheimer.
Il secondo articolo (Baum L et al, Curcumin effects on blood lipid profile in a 6-month human study. Pharmacol Res. 2007 ) studia la correlazione tra i livelli di colesterolo e la concentrazione plasmatica di curcumina in 36 pazienti con Alzheimer (gli stessi dello studio precedente).
Il primo articolo ci dice che la curcumina non ha alcun effetto terapeutico nei pazienti con Alzheimer
Il secondo dice che più si assorbe curcumina, più si ha colesterolo nel sangue (incidentalmente, ma solo incidentalmente lo studio è fatto in pazienti con Alzheimer).
Evoluto Troll