Alcuni ricercatori australiani hanno recentemente pubblicato un “manuale per il vero debunker” su come affrontare e smascherare i miti, le affermazioni dubbie, ascientifiche o anomale fatti dai complottisti o ciarlatani vari (qui)
Grazie ad esempi di facile comprensione il manuale ci fornisce delle preziose indicazioni su come presentare i fatti scientifici in modo corretto ed efficace e su come evitare il backfire effect (cioè il rafforzamento del mito).
Questo lavoro si basa su esperimeti di psicologia ed illustra le ragioni psicologiche che fanno sì che un mito sia intelletualmente più attrattivo di una spiegazione razionale e svela i meccanismi inconsci che entrano in gioco quando si cerca di smascherarlo.
Una delle tecniche presentate è quelle di non esporre nel dettaglio il mito che si vuole smascherare ma dare solo una descrizione limitata all’indispensabile. Se si espone il mito estesamente si aumenta nel lettore la familiarità con esso e quindi il pericolo che venga accettato come vero. Un’altra tecnica e quelle di esporre la spegazione nel modo più semplice possibile evitando delle spiegazioni molto complicate.
Qui sotto un esempio molto chiaro di come debunkare un mito sul riscaldamento planetario.
Vi é tuttavia un’altra arma, che gli autori del manuale hanno dimenticato di menzonare, per smascherare i vari ciarlatani pseudoscientifici in circolazione : il ridicolo.
Prendiamo questo esempio che ci viene da una ditta di terapie alternative: L’Himalayan Institute ci propone questo meraviglioso oggetto per irrigare le cavità nasali cioè pulirsi il naso (Neti pot per gli amici)
Purtroppo come spesso accade questi rimedi non sono solo inutili sono anche dannosi: due persone sono morte per averne fatto uso (qui). La causa è la un’ameba (organismo unicellulare) presente in quasi tutte le acque della terra: la Naegleria fowleri. Se l’ameba viene ingerita o bevuta, nessun problema, il nostro sistema digestivo se la mangia, il problema é quando viene “respirata” perche attraverso i bulbi olfattivi penetra nel cervello dove causa una meningoencefalite mortale. In italia i casi sono molto rari, il primo caso è stato documentato nel 2004 (qui), nel mondo sono circa 200 l’anno.
Insomma, nulla di preoccupante, se non che qualcuno ha inventato “l’autostrada per amebe” per penetrare nel nostro cervello.
Ora, si potrebbe cercare di convincere gli utilizzatori della totale inutilità dell’oggetto con argomenti scientifici, parlare della biologia delle amebe, illustrare gli studi epidemiologici, ricordare che non vi sono terapie per questo tipo di meningoencefalite … ma non é più semplice guardare le facce degli utilizzatori di questa nuova invenzione per essere convinti della sua inutilità ?
Proviamo insieme e ditemi se riuscite a stare seri:
Neti pot per androidi
Neti pot per Texas Rangers:
Questo utilizzatore è un vero hacker: mettere del Whisky nel suo Neti pot.
Forse Madre Natura ci aveva già fornito un sistema per pulirci il naso: lo starnuto.
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Bibliografia:
Cook, J., Lewandowsky, S. (2011), The Debunking Handbook. St. Lucia, Australia: University of Queensland. November 5. ISBN 978-0-646-56812-6.
L’idea per questo post vi é venuta leggendo: http://ssaft.com/Blog/dotclear/index.php?post/2012/01/13/%5BFreaky-Friday-Parasite%5D-L-attaque-des-amibes-cerebrophages
Non ci sono riuscito a stare serio…:-DDDDDDDD