Borion ci suggerisce, durante il dibattito con Garattini tenutosi sul tema omeopatia, uno spunto di approfondimento quando, discutendo delle sperimentazioni in allopatia ed omeopatia, dice (mio grassetto):
Viceversa cosa che è innegabile … di tutte queste sperimentazioni [in omeopatia] che sono state fatte ce ne sono anche di cattiva qualità, … è che noi fin dall’inizio pubblichiamo tutto quello che facciamo, cosa che non si può dire dell’allopatia. L’allopatia inizia solo adesso ad essere costretta a pubblicare tutte le sperimentazioni siano esse favorevoli o sfavorevoli. (minuto 51 del dibattito).
Riassumendo: gli omeopati sono virtuosi ed onesti e pubblicano sempre tutto quello che fanno; hanno pure costretto gli allopati a uscire allo scoperto e pubblicare anche loro tutte le sperimentazioni.
Vediamo di negare l’innegabile e per questo abbiamo bisogno di un imbuto e un po’ di statistica (o un mbuto come dice la Vulvia):
www.youtube.com/watch?v=bWkiSXG-sRQ
Abbiamo visto nel post precedente che un problema delle metanalisi è il “publication bias” (qui) che può essere tradotto con “squilibrio delle pubblicazioni”. Sia in omeopatia che in allopatia gli studi sfavorevoli vengono pubblicati meno frequentemente che quelli favorevoli e finiscono nel cassetto (personalmente devo aggiungere che se tutte le mie sperimentazioni negative fossero state pubblicate ora sarei professore …).
Se faccio una metanalisi in presenza di questo bias (o squilibrio), ottengo, sempre, dei risultati favorevoli perchè ci sono più pubblicazioni favorevoli. Possiamo utilizzare un “funnel plot” o diagramma ad imbuto per vedere se c’e questo squilibrio e per calcolarne l’ampiezza.
Il “funnel plot” mostra la distribuzione degli studi in rapporto alla dimensione dello studio e all’effetto del trattamento. Come dice Wikipedia (qui):
A funnel plot is a scatterplot of treatment effect against a measure of study size
Il diagramma assomiglia ad un triangolo simmetrico o ad un imbuto rovesciato come vedete qui sotto se non vi è bias di pubblicazione. Asse delle y: dimensione dello studio, asse delle x: effetto del trattamento.
Il diagramma ha questa forma perché in tutti le sperimentazioni farmacologiche (siano esse omo- o allo-patiche) più uno studio è grande (cioè più pazienti ha) più piccolo è l’effetto del trattamento.
Anche Linde, nel lavoro pubblicato su Lancet nel 1997 (pubmed), utilizza un funnel plot per scoprire se vi è un bias di pubblicazione e per correggere la sua valutazione. Ecco funnel plot delle sua metanalisi che include 89 sperimentazioni sull’omeopatia:
Osserviamo il diagramma: se scartiamo i 4 punti più in alto, la distribuzione appare notevolmente simmetrica ed ha la forma d’imbuto rovesciato, ma … un momento … cosa sono quel gruppo di studi sulla destra del grafico nel cerchi rosso? Sono degli studi favorevoli all’omeopatia e di bassa qualità, come mai non vi è un gruppo simmetrico sulla sinistra?
Lo lascio dire a Linde:
the asymmetry indicates missing negative trials.
Vuoi dire, ma vuoi proprio dire che anche i virtuosi medici omeopati non sono poi così virtuosi e NON pubblicano gli studi sfavorevoli? Un’altra piccola menzogna Monsieur le Professeur?
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