EUvac è una rete di sorveglianza europea delle malattie prevenibili tramite la vaccinazione come la pertosse, il morbillo, la varicella e la rosolia e potete trovarla a questo sito.
Su Lancet di questo mese è stato pubblicato il rapporto dei casi di morbillo in Europa nel 2006 e 2007. Vediamo quali sono i risultati più interessanti:
Casi
Nei due anni dello studio (2006-2007) più di 10.000 casi di morbillo sono stati registrati; la maggior parte di essi (85%) in Romania, Germania, Regno Unito, Svizzera e Italia. Nella maggior parte dei casi si trattava di bambini non vaccinati o non completamente vaccinati, ma quasi un quinto dei casi avevano 20 o più anni.

Incidenza del morbillo in Europa casi per 100.000 abitanti:
Morti:
Per il periodo 2006-2007 sono stati registrati sette decessi correlati al morbillo. Nell’aprile 2006 è morto un bambino di 13 anni in Inghilterra che non si era potuto vaccinare a causa di una malattia autoimmune, è la prima persona in Gran Bretagna a morire di morbillo dopo 14 anni in cui non si erano registrati decessi.
Le conclusioni dello studio
Il morbillo non è un problema importato, ma è ancora presente (endemico) nei paesi europei dove il tasso di vaccinazione non è elevato. Infatti solo il 4% dei casi è importato da altre nazioni tra cui nel 51% dei casi si tratta di altre nazioni europee. I paesi con un tasso di vaccinazione elevato come l’Islanda o la Finlandia non hanno casi di morbillo endemico.
Il 9-15% dei casi di morbillo sono bambini molto piccoli che non avevano raggiunto l’età della vaccinazione, per questa classe della popolazione l’unica protezione è l’immunizzazione dei genitori e degli adulti con cui sono in contatto. Un’alta percentuale d’immunizzazione della popolazione, quello che gli inglesi chiamano “herd immunity” letteralmente immunità del branco o della comunità , è la sola protezione per questi bambini. Vacciniamoci! Siamo noi che proteggiamo i nostri figli!
Le condizioni igienico-sanitarie non riducono il numero dei casi di morbillo ma riducono il tasso di letalità:
Il vaccino è efficace nel combattere il morbillo: il morbillo colpisce i bambini non vaccinati e non è in relazione al tasso di igiene o lo status socioeconomico delle differenti nazioni europee. I tassi di letalità in Europa sono bassi e inferiori ad altri paesi dove le condizioni igienico-sanitarie sono peggiori. Le condizioni sanitarie in questo caso giocano un ruolo importante.
Il morbillo non é una malattia solamente infantile: 1 paziente su 5 ha più di 20 anni.
Il rapporto conclude che l’obbiettivo proposto dal OMS di eradicare il morbillo nel 2010 non sembra essere realizzabile.