Quanto è efficace l’echinacea contro il raffreddore?

Ho fatto una ricerca sulle proprietà curative dell’erba medicinale echinacea e ho trovato molte cose buffe che vale la pena di raccontare: La pianta d’echinacea é originaria del nord America molte specie sono coltivate nei giardini per le loro qualità ornamentali e tre, l’Echinacea purpurea, l’Echinacea angustifolia e l’Echinacea pallida hanno proprietà officinali. L’uso moderno della pianta é stato introdotto da un fabbricante di rimedi vegetali svizzero a cui fu erroneamente detto che gli indiani americani la usavano per prevenire il raffreddore. Gli indiani nord americani, tuttavia, non la usavano per prevenire il raffreddore, ma per curarne i sintomi. Gli indiani Kiowa la usavano per fare passare la tosse ed il mal di gola, i Cheyenne contro il mal di gola ed i Sioux ed i South Dakota come analgesico (da wikipedia).
Oggi in Europa è venduta come immunostimolante (o immunomodulatore) e si usa come prevenzione o terapie del raffreddore. È un bussinnes estremamente lucrativo negli Stati Uniti si vendono preparati a base di echinacea per circa 150 milloni di dollari annui.

È naturale che le ditte che la producono finanzino degli studi più o meno clinici per dimostrare l’efficacia nella preventione e cura del raffreddore.

Più o meno clinici e più ho meno scientifici perché due noiosissimi scienziati di nome Thomas  Caruso e Jack Gwaltney – e per essere noioso uno con il nome Caruso deve essere proprio noioso – si sono messi a fare le pulci a tutti i lavori pubblicati sull’argomento, ecco quello che hanno trovato:

Echinacea purpurea

Tutti gli studi clinici riguardanti l’uso d’echinacea per la cura o prevenzione del raffreddore sono stati ordinati secondo il livello di rigore scientifico utilizzando 11 criteri. I criteri riguardano l’analisi statistica, la qualitá del metodo, la qualità della prove raccolte e se il lavoro é stato fatto a doppio cieco ( Caruso TJ, Gwaltney JM Jr. Treatment of the common cold with echinacea: a structured review. Clin Infect Dis. 2005 Mar 15;40(6):807-10. link qui).

Prima di tutto una piccola parentesi sugli studi clinici a doppio cieco.

Gli studi clinici sono cosi concepiti: si da ad un gruppo di pazienti (chiamato N) una pastiglia echinacea ed ad un secondo gruppo (chiamato P) una pastiglia di placebo.

Si registra nei due gruppi la severità e durata dei sintomi e poi si comparano, se i sintomi del gruppo P sono guariti nello stesso tempo del gruppo N lo studio é definito negativo: l’echinacea non é più efficace del placebo. Se l’echinacea guarisce più velocemente del placebo allora lo studio é considerato positivo. Di fondamentale importanza in questo tipo di studi é il cosiddetto criterio di doppio cieco cioé nè, il medico, nè il paziente devono sapere se si tratta della medicina o del placebo, cosi entrambi sono “ciechi”. Il paziente o il dottore potrebbe, anche assolutamente in buona fede, sovra- o sottostimare i sintomi se capiscono che stanno prendendo una medicina.

Non sto dicendo che tutti i medici o i pazienti impiegati nello studio vogliono favorire l’echinacea perché già convinti che funziona, al contrario, un medico convinto dell’efficacia del trattamento potrebbe sottostimare i risultati perché sicuro che la medicina funziona per non dare un “aiutino extra” che ritiene inutile. Questo condizionamento, quasi inconscio deve essere eliminato per poter realmente stimare l’efficacia di un composto.

Un secondo punto molto importante è che ci deve essere la prova che questo studio é veramente doppio cieco, infatti il paziente può facilmente capire che si tratta d’echinacea perché ha un tipico gusto di medicina. In questo caso il medico chiede al paziente all’inizio e alla fine dello studio se ritiene di avere preso il placebo. Se i pazienti indovinano nel 50% dei casi (cioé per pura chance) lo studio puó considerarsi valido.

Altri punti considerati sono, la dimensione dei gruppi (devono essere abbastanza grandi da poter essere analizzati statisticamente), la qualità dei risultati collezionati (se curo il raffreddore devo essere sicuro che il paziente non abbia l’influenza o altre malattie respiratorie) e la presenza d’ipotesi quantificabili (un paziente é guarito quando tutti i sintomi sono scomparsi e non solo alcuni).

Insomma per farla breve, il maggior numero degli studi non presentavano una prova del doppio cieco e non aveva ipotesi quantificabili. Su 9 lavori selezionati solamente 3 davano dei risultati negativi e ben 6 risultati positivi (cioé echinacea meglio del placebo). Ma se si va ad osservare la qualità dei lavori si scopre che solo 2 soddisfavano tutti i criteri ed avevano un risultato negativo, cioè echinace non ha effetto sulla cura del raffreddore. La tabella mostra i risultati dello studio:

Rif. bibl

Autori studio

Numero di criteri soddifatti

Risultato

Affiliazione

1

Barrett B, 2002

11 su 11

Negativo

University of Wisconsin-Madison

2

Taylor J, 2003

11 su 11

Negativo

University of Washington and Seattle

3

Schulten B2001

10 su 11

Positivo

Madus

4

Hoheisel O, 1997

8 su 11

Positivo

Madus

5

Goel V, 2004

7 su 11

Positivo

Inovobiologi

6

Galea, 1996

6 su 11

Negativo

Non trovato

7

Lindenmuth GF, 2000

6 su 11

Positivo

York College of Pennsylvania

8

Brinkeborn R, 1998

5 su 11

Positivo

Bioforce

9

Braeunig B, 1992;

3 su 11

Positivo

Indipendente (?)

Se poi si va a vedere dove lavorano gli autori degli studi si scoprono altre cose interessanti.

I primi due studi (riferimento 1 e 2 della tabella) hanno dato risultati negativi e sono condotti da dei ricercatori indipendenti, cioè che lavorano in istituzioni pubbliche, le Università di Wisconsin-Madison e di Washington. Questi ricercatori possono avere ricevuto dei finanziamenti da industrie private ma il fatto che lavorano in Università rimane una buona garanzia della loro indipendenza.

Tra i 6 studi che anno dato risultati positivi 4 sono stati condotti da ditte che producono estratti d’echinacea (riferimenti 3, 4, 5 e 8).

La ditta Madus di Cologna che definisce il suo prodotto come “l’originale”, la canadese Inovobiologic e la svizzera Bioforce AG fondata dal Dr Vogel. Interessante notare come, sia il Dr Madus (1890-1942) che il Dr Vogel (1902-1996) abbiano entrambi per primi “scoperto” le virtú curative del’echinacea durante dei soggiorni tra gli indiani nord americani. Una di queste ditte ha nel consiglio medico sei dei sette firmatari dell’articolo sul Echinilin (rif 5 – link qui). In questo caso mi sembra lecito sospettare un conflitto d’interessi. E per ultimo la ditta Madus (rif 3 citazione qui ) usa i dipendenti della ditta come cavie per testare l’efficacia del suo prodotto !.

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Riferimenti:

  1. Barrett BP, Brown RL, Locken K, Maberry R, Bobula JA, D’Alessio D. Treatment of the common cold with unrefined echinacea. A randomized, double-blind, placebo-controlled trial. Ann Intern Med. 2002 Dec 17;137(12):939-46. Department of Family Medicine, University of Wisconsin-Madison
  2. Taylor JA, Weber W, Standish L, Quinn H, Goesling J, McGann M, Calabrese C. Efficacy and safety of echinacea in treating upper respiratory tract infections in children: a randomized controlled trial. JAMA. 2003 Dec 3;290(21):2824-30.University of Washington and Seattle
  3. Schulten B, Bulitta M, Ballering-Brühl B, Köster U, Schäfer M. Efficacy of Echinacea purpurea in patients with a common cold. A placebo-controlled, randomised, double-blind clinical trial. Arzneimittel Forschung 2001;51(ii):563–8.
  4. Hoheisel O, Sandberg M, Bertram S, Bulitta M, Schäfer M.  Echinagard treatment shortens the course of the common cold: a doubleblind, placebo-controlled clinical trial. European Journal of Clinical Research 1997;9:261–9.
  5. Goel V, Lovlin R, Barton R, Lyon MR, Bauer R, Lee TDG, et al. Efficacy of a standardized echinacea preparation (Echinilin) for the treatment of the common cold: a randomized, double-blind, placebo-controlled trial. Journal of Clinical Pharmacy and Therapeutics 2004; 29:75–83.
  6. Galea S, Thacker K. Double-blind prospective trial investigation the effectiveness of a commonly prescribed herbal remedy in altering the duration, severity, and symptoms of the common cold. In: Program and abstracts of the Trillium Primary Care Research Forum, CFPC Annual Scientific Assembly (Toronto, Ontario). 1996.
  7. Lindenmuth GF, Lindenmuth EB. The efficacy of Echinacea compound herbal tea preparation on the severity and duration of upper respiratory and flu symptoms: a randomized, double-blind placebocontrolled study. Journal of Alternative and Complementary Medicine 2000;6:327–34.
  8. Brinkeborn R, Shah D, Geissbühler S, Degenring FH. Echinacfore for the treatment of the common cold. Results of a placebocontrolleddouble-blind trial in Sweden [Echinaforce zur Behandlung von akuten Erkältungen. Ergebnisse einer placebokontrollierten Doppelblindstudie in Schweden]. Schweizerische Zeitschrift für Ganzheitsmedizin 1998;10:26–9.
  9. Bräunig B, Dorn M, Knick E. [Echinaceae purpureae radix: zur Stärkung der körpereigenen Abwehr bei grippalen Infekten]. Zeitschrift für Phytotherapie 1992;13:7–13.
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