La falsificazione
Continuo la revisione della dichiarazione pubblicata da EmergenzAutismo dal titolo “Andrew Wakefield, la censura scientifica e le 14 scimmie” la versione italiana é qui e l’originale in inglese qui:
La stampa è stata profondamente fuorviata sulla ritrattazione di The Lancet e quanto successo al Dr. Wakefield fortemente strumentalizzato da una campagna ben orchestrata, condotta dalle ditte farmaceutiche e dai loro prezzolati portavoce, volta a diffamare il Dr. Wakefield per impedire che questo importante suo nuovo lavoro vedesse la luce.
EA non dice che il lavoro di Wakefield è stato ritrattato perché i dati erano falsificati o omessi vediamo come: cercherò di riassumere il lavoro di un bravissimo giornalista che è andato a spulciare i risultati delle analisi e le cartelle cliniche di tutti i bambini ricoverati ed ha pubblicato la sua inchiesta su The Times, potete trovarla qui: Le falsificazioni e omissioni del lavoro di Wakefield su The Lancet
Il problema del gruppo dei pazienti:
4 bambini su 12 hanno avuto problemi neurologici prima della vaccinazione: manca la correlazione temporale prima vaccinazione poi autismo.
Wakefield ha omesso di dire che due bambini erano fratelli (importante perché fa propendere più per l’ipotesi di autismo familiare o genetico, e non indotto dalla vaccinazione).
Il problema della diagnosi:
All’ammissione in ospedale solo 2 bambini hanno una diagnosi d’autismo (Wakefield non ha in effetti studiato 10 ma solo 2 bambini autisti). Degli altri 8 bambini alcuni si svilupperanno normalmente altri avranno altre patologie.
Il problema dell’infiammazione intestinale:
Wakefield afferma che l’infiammazione del colon é anormale e simile in tutti i pazienti (cioè vi è una patologia comune e straordinaria da cui poi si sviluppa l’autismo) ma alcuni consulenti chiamati a verificare i risultati affermeranno che sono invece non uniformi e “non anormali”. Per Wakefield questo è un punto molto importante: è plausibile che da una patologia comune si sviluppi una sola malattia (l’autismo), ma inverosimile che da diverse patologie intestinali “non anormali” si sviluppi una sola
malattia.
Il problema statistico:
Il problema più importante rimane comunque quello discusso qui e riguarda il campione di bambini. I pazienti non sono stati ricoverati casualmente nel suo ospedale ma sono stati selezionati allo scopo di dare importanza statistica. Questo da solo fa perdere la validità statistica del lavoro e ne inficia completamente la validità scientifica.
Il problema etico:
Wakefield ha usato i bambini come vere e proprie cavie da laboratorio li ha sottoposti ad analisi dolorose, rischiose e inutili al fine terapeutico senza il consenso della commissione etica (qui).
Per finire qualche tempo dopo sono disponibili i risultati riguardanti la presenza del virus del morbillo nelle biopsie dei pazienti. Il principale responsabile dell’insorgenza dei problemi intestinali è, secondo l’ipotesi di Wakefield, il virus attenuato del morbillo presente nel vaccino, ma non si trova traccia del virus (1) (qui). A questo punto anche Wakefield si deve essere reso conto che il legame vaccinazione autismo non esiste.
Quale rivista medica vorrebbe pubblicarlo ora? E perché proprio ora, dopo 12 anni di inattività, The Lancet e il GMC hanno improvvisamente agito? E’ una coincidenza che sia avvenuto proprio ora che lo studio sulle scimmie è stato sottoposto all’attenzione delle riviste mediche per la revisione e la pubblicazione?
The Lancet ed il GMC non hanno improvvisamente agito: le audizioni a carico di Wakefield sono iniziate da anni e solo ora giungono alla conclusioni. Il primo problema per Wakefield è arriva pochi mesi dopo la pubblicazione su Lancet quando gli é stato chiesto di indicare se aveva ricevuto dei compensi finanziari da parte di un gabinetto di avvocati. Wakefield prima nega e poi è costretto ad ammettere (ora sostiene che i soldi non gli sono stati pagati…). I problemi sussistono e nel 2004 dieci dei 12 autori ritrattano le conclusioni dell’articolo di Lancet (il gruppo di clinici che lavorava si era accorto che Wakefield aveva cambiato e mal interpretato il lavoro).
Chiediamo che i media guardino con attenzione alla prima fase dello studio sulle scimmie di cui abbiamo parlato e comincino a porsi una semplice domanda: quali sono state le conseguenze per le 14 scimmiette che sono state vaccinate usando lo stesso programma vaccinale dei bambini americani e quali quelle del gruppo di controllo non vaccinato?
Questa affermazione dimostra una certa ostinazione: dovevi torturare 14 scimmie quando già molti studi epidemiologici ti dicono che non vi sono effetti collaterali su milioni di bambini vaccinati in tutto il mondo? Questi risultati non ti suggeriscono che il modello che usi non è valido?, che un virus attenuato umano inoculato in un’altra specie può avere effetti completamente diversi e non correlabili all’uomo? Mi sembra che gli effetti li hai sotto gli occhi milioni di bambini sono stati vaccinati contro l’epatite B e non si riscontrano effetti collaterali neurologici, era necessario fare uno studio sulle scimmie quando uno studio epidemiologico da molte più informazioni ed è più robusto?
Il numero dei vaccini somministrato ai bambini negli Stati Uniti è passato dai 10 degli anni ’80 ai 36 odierni, combaciando perfettamente con il drammatico aumento dell’autismo di questi anni: il lavoro del Dr. Wakefield e dei suoi colleghi merita di essere condiviso con tutto il mondo per un ulteriore progresso scientifico e non certo di essere censurato.
Anche in questo caso non si sa di che cosa stanno parlano. I vaccini per i bambini americani fino ai due anni di età sono 15 (qui), forse si riferisce ad agli antigeni presenti nel vaccino? Molti vaccini sono stati aggiunti dagli anni 80 l’epatite B e la varicellama uno é stato tolto (il vaiolo) perchè la malattia è stata debellata. In più con i vaccini esavalanti una sola iniezione serve per immunizzare contro più malattie.. meno dosi, meno mercurio – o meno che accidenti ne so -, meno autismo?
Riferimenti:
1) Measles virus RNA is not detected in inflammatory bowel disease using hybrid capture and reverse transcription followed by the polymerase chain reaction. Chadwick N, Bruce IJ, Schepelmann S, Pounder RE, Wakefield AJ. J Med Virol. 1998 Aug;55(4):305-11.