Il legame tra vaccino ed autismo è completamente inventato – parte 4

Le scimmiette di Wakefield

Continuo la revisione della dichiarazioni pubblicata da EmergenzAutismo dal titolo “Andrew Wakefield, la censura scientifica e le 14 scimmie”.

Quello che solo in pochi però sanno è che questo lavoro così importante è stato intrapreso e che è già stato completato uno studio utilizzante un modello animale che ha esplorato appunto questo argomento in maniera molto approfondita.

La prima fase di questo studio sulle scimmie è stata pubblicata tre mesi fa dalla prestigiosa rivista medica Neurotoxicology, e si focalizza sulle prime due settimane di vita in cui le scimmiette del gruppo dei vaccinati ricevono il loro vaccino per l’Epatite B, ricalcando il programma delle vaccinazioni sui bambini americani. I risultati, che potete leggere con i vostri occhi QUI , sono stati sconvolgenti: le scimmiette vaccinate, diversamente dalle loro coetanee non vaccinate, hanno subito la perdita di molti riflessi che sono fondamentali per la sopravvivenza.

Nella versione italiana è epatite B ?! ohibò! ma non si trattava di morbillo? errore di ecrittura ? No, nell’originale c’è veramente scritto epatite, stiamo parlando di cose differenti: prima s’ipotizza che il MPR sia legato all’autismo ora si dice che l’epatite B fa danni neurologici.

Bisogna impedire che questo vaccino, anzi veleno, giunga sul mercato, come é già sul mercato?! accidenti già milioni di bambini sono stati vaccinati!, incluso mio figlio, ah ora capisco perché non fa i plurali in tedesco!! E dove sono gli effetti neurologici, non ce n’è nessuno?, no, proprio nessuno basta leggere le pubblicazioni scientifiche.

Il link è verso l’articolo di Lancet, sul sito della rivista: Neurotoxicology non vi è traccia di un articolo firmato da Wakefield. Né di quello pubblicato né di quello da pubblicare, difficile discutere in queste condizioni.

Il Dr. Wakefield e i suoi colleghi sono sul punto di pubblicare ora l’intero studio, che è continuato per un periodo di diversi anni, somministrando alle scimmiette gli stessi vaccini del programma vaccinale americano: la differenza nelle conseguenze subite dalle scimmiette vaccinate rispetto a quelle non vaccinate è stata  terribilmente impressionante.

Non c’è alcun dubbio che la pubblicazione dello studio sulle scimmie darà notevole credibilità alla teoria che un numero di vaccini elevato (mio grassetto) in bambini piccolissimi porta ad un danno neurologico, tra cui l’autismo e, di conseguenza, la sua ricaduta per i produttori dei vaccini e per le autorità sanitarie responsabili potrebbe essere veramente grave: avendo negato tanto a lungo una possibile connessione tra vaccino e autismo, mentre lucravano smisuratamente dal recente boom della vendita dei vaccini  in tutto il mondo, non sorprende affatto che stiano cercando di screditare questo importante lavoro.

Ancora una volta c’e uno slittamento dell’ipotesi originaria prima era il vaccino del MPR a determinare l’autismo poi quando anche i seguaci di Wakefield hanno capito che non c’entrava per nulla si é passati al mercurio e ora si ritorna al virus dell’epatite B ma forse no perché é infine il “numero elevato di vaccini” la causa. Forse bisognerebbe che si chiarisca quale ipotesi è la buona prima di continuare la discussione.

La pressione fatta in segreto per impedire che lo studio del Dr. Wakefield e dei suoi colleghi venisse pubblicato è stata enorme e aumenta ogni giorno. Le riviste mediche si mettono a grave rischio di subire pesanti ritorsioni pubblicando qualunque studio riguardante la sicurezza del programma vaccinale, non importa quanto ben fatto e approfondito sia e Neurotoxicology, un giornale medico altamente rispettato, merita un grande plauso per aver coraggiosamente pubblicato la prima fase di questo studio sulle scimmie vaccinate.

Di pressioni di questo tipo ce ne sono parecchie e dopo un po’ vengono sempre fuori basterebbe che Wakefield producesse qualche prova … rimane che detto cosi fa un po’ ridere.

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